domenica 17 giugno 2012

Resident Evil: Retribution - Dalle stelle alle stalle del cinema

I film di Resident Evil sono riusciti a toccare l'apice del trash nell'ambito dell'adattamento di videogame. Anzi, direi proprio nell'ambito del cinema in generale! In fin dei conti Paul W.S. Anderson è un uomo coraggioso, che è riuscito a rovinare una delle saghe horror videoludiche più importante di tutti i tempi con il sorriso e con intenzioni più che ammirevoli, ossia rendere omaggio a Resident Evil (così almeno ci vuole far credere). In realtà si è semplicemente divertito a vestire in maniera sempre più "ammiccante" Milla Jovivich, diventata ormai feticcio delle sue fantasie di moda.
Pensandoci bene, non è l'unico ad aver trasformato Resident Evil in una brutta copia di Splinter Cell: se diamo un'occhiata agli ultimi Resident Evil si può notare che è un vizio che ha preso anche la Capcom.

Resident evil


Col primo film uscito nel 2002 c'è stato un vano tentativo di citare la saga videoludica con alcuni elementi, mantenendo comunque una rotta della trama verso l'indipendenza dal videogame, introducendo personaggi originali come Alice, interpretata dalla bellissima, fighissima, bravissima Milla (sarebbe brava pure a recitare la pubblicità dei biscotti Plasmon. La amo).
Si può affermare che il primo film è strutturato davvero bene: la narrazione è composta e scomposta in maniera tale che lo spettatore non si annoi più di tanto; inoltre il fatto che ci siano pochi rimandi alla trama originale videoludica rende il film quasi uno spin-off.

Resident Evil: Apocalypse


La politica di rimandi e citazioni viene utilizzata in maniera pessima nel secondo film, Resident Evil Apocalypse, che avrebbe come punti di riferimento Resident Evil 2 e 3. Se il primo film era comunque piacevole e interessante, il secondo film cade nel caos più assoluto, incoronando Alexander Witt come il peggior regista della storia. Vengono introdotti personaggi come Jill Valentine (praticamente Sienna Guillory in modalità cosplayer) o il Nemesis, trasformato in un enorme pupazzone fatto dello stesso materiale dei Teletubbies. Insomma, vengono totalmente stravolti i personaggi lasciando all'epoca sia telespettatori che fan della serie videoludica a bocca aperta. Con Apocalypse, si apre la scalinata verso l'inferno del trash e degli z-movies.

Verrà introdotto Nemesis nella prossima stagione dei Teletubbies

Resident Evil: Extinction

Resident Evil Extinction riprende la storia di Alice 5 anni dopo il film precedente: il virus ha decimato la popolazione umana, trasformando la Terra in un deserto arido (?!?), mentre l'Umbrella tenta di conquistare il mondo (praticamente popolato solo da zombie). Al di là di questo incipit piuttosto stravagante, Claire Redfield e Carlos Oliviera fanno la loro comparsa; non è necessario dire che i loro personaggi assumono un ruolo tanto diverso nell'aspetto quanto nella loro "funzione" nella storia. Rimane il fatto che Alice diventa sempre più cazzuta e immortale. Addirittura si viene a scoprire che la Umbrella ha creato centinaia di suoi cloni.
Ma questo fatto è irrilevante, così come è irrilevante il fatto che un virus prosciughi i mari!

Resident Evil: Afterlife

In Resident Evil Afterlife, una delle scene iniziali mostra tutti cloni di Alice sterminati all'interno di una delle basi dell'Umbrella (i cui dipendenti vivono una vita agiata, tranquilla e portano anche a spasso il cane). Alice, che cerca sopravvissuti volando su un piccolo aeroplano rubato non ricordo dove, si trova a combattere non solo gli zombie ma anche le plagas, inseriti in maniera random nella storia.
Per chi non lo sapesse, le plagas compaiono in Resident Evil 4 e sono dei parassiti che infettano l'organismo ospite. A noi telespettatori/videogiocatori non ci è dato sapere perché le plagas vengono introdotte nel film; però possiamo apprezzare alcuni combattimenti come quello di Alice e Claire contro un enorme creatura uscita da Resident Evil 5 e comparse di personaggi  random come Chris Redfield (che sta in una prigione senza alcun motivo apparente), interpretato dall'inespressivo quanto irrilevante Wentworth Miller e Albert Wesker (già visto nel film precedente) che ha come piano malvagio, complesso e macchinoso quello di distruggere il mondo, già distrutto. Ma questo lo sapevamo già da Resident Evil Extinction.
Un piano terribile direi.

Resident Evil: Retribution

Arriviamo finalmente al prossimo capitolo della saga cinematografica: Resident Evil Retribution, che vanterà di tanti personaggi provenienti dai videogame come Leon S. Kennedy, Ada Wong (vestita in abito da sera, ma vorrei ricordare che il mondo è distrutto, quindi per quale motivo dovrebbe portare quei dannati tacchi) e il ritorno di Jill Valentine, nonché quello di Carlos Oliviera e di Barry Burton. Insomma, un bel pasticcio di carne condito con tanti elementi che dovrebbero far felice i fan.
Ovviamente Paul W. S. Anderson non ha questo reale interesse. Il suo reale interesse è quello di ingarbugliare la trama il più possibile, inserendo qua e là attori trasformati in cosplayer che interpretano personaggi random della serie videoludica, mentre la Terra vive capovolgimenti ambientali che vengono risolti misteriosamente da un film all'altro .
Vedi in Extiction, in cui pare esserci il deserto pure sotto le ascelle di nonna Pina; vedi Afterlife, dove la scena finale è ambientata in oceano.

Ricordate: il virus prosciuga i mari!


Solo ultimamente ho potuto rivalutare questi film. Di solito sono molto bacchettone quando si parla di adattamenti, ma se un Paul Anderson è arrivato al quinto film allora bisogna solo arrendersi all'inevitabile trash e godersi i combattimenti senza seguire la trama.
Tanto non c'è!

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