martedì 26 giugno 2012

Lost - Un mistero ancora da svelare (1)

Sono passati ormai due anni da quando è terminato Lost, che lasciò un vuoto incredibile nei cuori dei telespettatori.
Fu un vero fulmine a ciel sereno. Schiarì la serialità televisiva introducendo elementi innovativi e portandone in auge altri che erano rimasti latenti nei prodotti seriali sino al 2004, anno della messa.
Miscelando generi come il mistero, il drama e dramedy (in maniera piuttosto sottile delle volte), thriller, noir e sci-fi, i produttori della serie riuscirono a elevare al massimo esponente la storia, garantendo una serie tv davvero eccezionale da tutti i punti di vista. O almeno quasi tutti.Ho deciso che dedicherò qualche post per parlare di questa serie tv che mi è rimasta nel cuore e che non vuole proprio andarsene, nel bene e nel male.

Le potenzialità di Lost vennero espresse sin da subito nel Pilot, puntata composta da due episodi che introduceva temi che sarebbero stati rimasti sino alla conclusione della serie. Nel Pilot vennero i protagonisti e le loro storie, collegate direttamente o indirettamente all’isola.Il cast corale è una responsabilità non da poco, ma gli sceneggiatori di Lost (capeggiati dal creatore J.J. Abrams, Curlton Cuse e David Lindelof) sono riusciti a rendere i personaggi realistici nella loro quotidianità e nella loro straordinarietà.

Ciò che ha reso Lost tanto interessante agli occhi dei telespettatori è stato sicuramente l'elemento del mistero, punto cardine di tutta la narrazione.I misteri hanno permesso alla serie di  decollare e sopravvivere per sei stagioni, ma gli sceneggiatori si sono letteralmente impantanati nelle domande che loro stessi hanno introdotto (e che in varie interviste hanno dichiarato che neanche sapevano come risolvere).


Alcuni dei quesiti però trovano una loro soluzione, come lo schianto del volo Oceanic 815, motore principale della storia ed enigma che viene spiegato nella seconda stagione con l'introduzione di Desmond Miles nelle ultime due puntate della seconda stagione (Live together, die alone - 2x23/24).
Le proprietà geo-magnetiche dell'isola (altro mistero della serie) sono sempre state oggetto di studio di una organizzazione scientifica chiamata Dharma, che durante gli anni '70 condusse degli esperimenti per studiare l'energia del luogo; ma per via di un incidente (The Incident, 5x16/17) la destabilizzazione di quell'energia rischiava di esplodere e causare un disastro irreparabile (anche questo mistero irrisolto, si sa solo che le conseguenze si sarebbero ripercosse in tutto il mondo). Desmond Miles, naufragato sull'isola dopo una serie di eventi, ebbe il compito di premere un pulsante per salvare il mondo dal disastro. Gli suoi sforzi sono vani perché una serie di circostanze determinarono l'esplosione dell'energia magnetica: proprio in quel momento il volo 815 sorvolava l'isola.
La storia la conosciamo tutti.
Gli elementi fantascientifici, che si fanno man mano largo nella serie, si fanno più chiari nella quinta stagione, quando Benjamin Linus "sposta" l'isola, nel tempo (e nello spazio, ma una reale spiegazione a tutto questo rimane un mistero). A quanto pare le proprietà magnetiche dell'isola permettono i  viaggi nel tempo (Because you left, 5x01) e alcuni personaggi come Sawyer e Juliet rimangono intrappolati in un flusso temporale tra passato, presente e futuro. L'unico modo per poter ristabilire l'equilibrio dell'isola è il ritorno dei Oceanic Six (che erano riusciti a fuggire); il problema è che la motivazione per cui sono costretti a tornare sull'isola è insensata. Solo Sun è realmente giustificata in questa pazza impresa. 



Tra tutti i misteri, quello del fumo nero è quello che più di tutti ha impazzito milioni di fan. All'inizio si pensava a un essere creato artificialmente, un sistema di difesa dell'isola, che aveva la facoltà di leggere nel pensiero dei personaggi e di prendere la forma di coloro che sono morti. Nella sesta stagione però questa teoria è stata messa da parte dagli sceneggiatori che hanno risposto alla domanda in maniera molto approssimativa: il fumo nero è il fratello di Jacob, che insieme a lui è nato sull'isola e costretto a proteggerla dal male dell'uomo (Across the Sea, 5x15). Questo destino non lo accetta, così uccide la "madre" adottiva (mistero dei misteri) e viene colpito da Jacob, ormai convinto del suo scopo di protettore. Il suo corpo cade nel cuore dell'isola, luogo dove l'energia è concentrata ai massimi livelli, trasformandosi in quel fumo nero che tutti noi conosciamo. Ma il desiderio di libertà è ancora forte, e l'unico modo per fuggire è uccidere suo fratello e liberare l'energia dell'isola.

Tutto ciò che avviene sull'isola è per volere di Jacob, che è riuscito a manipolare le vite dei protagonisti per portarli sull'isola e farli diventare i nuovi protettori. Jacob infatti sapeva che un giorno suo fratello MIB l'avrebbe ucciso.

(Continua...)

Bisognerebbe dedicare un'enciclopedia per tracciare una linea che permette di comprendere tutta la mitologia di Lost; ci vorrebbe invece un'intera biblioteca per riassumere tutte le domande, gli enigmi e le questioni tutt'ora irrisolte e che gli sceneggiatori non hanno voluto risolvere.Gli sceneggiatori, secondo me, sono morti esattamente come i protagonisti di lost, per sempre bloccati su un'isola che alla fine non c'è.




2 commenti:

Emix ha detto...

Gli sceneggiatori di lost stanno bevendo mojito su un'isola dei caraibi e ci prendono per il culo, quei bastardi!

Anonimo ha detto...

ecco per questo avrei voluto almeno una settima stagione... mi hanno fatto penare sei anni per farmi vedere una fine senza senso! Poi che hanno fatto a fare il mini episodio da 12 minuti ("the new man in charge")
io dopo averlo visto mi aspettavo un film o tanto meno uno spin off porca vacca!
Ma se gli sceneggiatori si erano annoiati lasciavano ad altri il compito di scrivere la sesta stagione con un eventuale settima.Io così mi sento preso per il culo!