domenica 19 febbraio 2012

Videogame nel cinema - Super Mario Bros.


Nel 1993 uscì l'adattamento cinematografico del videogame Super Mario, il primo film ad essere tratto da un videogioco. Questo film, nel bene o nel male, fu l'inizio di un terribile rapporto videogame/cinema, in cui quest'ultimo ha tentato invano di proporre sul grande schermo personaggi, storie, ambientazioni e dinamiche che vengono vissute nel settore videoludico dalla propria fetta di utenza.
La superficialità nel riproporre determinate atmosfere, colori e interazioni proprie dei videogame è sempre stato l'errore principale di chi ha voluto cimentarsi in questa ardua impresa; è anche vero che dall'altro lato ci sono i videogiocatori pretenziosi e pronti a criticare qualsiasi tipo di adattamento che non rispetti fedelmente il titolo in questione.
Al di là di tutto, Super Mario Bros. fu un vero successo negli anni novanta divenendo velocemente un cult imperdibile poiché era il primo vero film tratto da un videogame. Al tempo stesso fu criticato dagli spettatori/videogiocatori che si aspettavano le ambientazioni "infantili" e semplici del titolo Nintendo; ciò che si trovarono davanti fu un film cyberpunk, sporco e dark, dalle atmosfere cupe e da una storia quasi fantascientifica che rimaneva comunque fedele alle dinamiche de "la principessa in difficoltà".
Comunque il film è un gioiello degli anni novanta. Gli attori che interpretano Mario e Luigi (Bob Hoskins e John Leguizamo) hanno reso questi due personaggi dei veri eroi all'altezza della loro controparte videoludica. La storia è tanto semplice quanto trash, così come sono trash i dialoghi, le situazioni e i Goomba, che non sono più quei piccoli esserini che erano soliti essere schiacciati da Mario ma sono dei dino-tonti-umani de-evoluti.
Questo film rivisto a distanza di anni ha qualcosa di malinconico: non solo perché è il primo tentativo del cinema che vuole inglobare il videogame, ma perché rispecchia un tipo di cinema che propone cose nuove e che vuole rischiare.


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